GIOVEDI TENIAMO APERTA LA BIBLIOTECA!!! – Iniziativa Annullata
DICEMBRE
3 dicembre: h 12.00 ASSEMBLEA DI FACOLTA’ in Scienze Politiche aula 26 Liberata
4 dicembre: Laboratorio di autoformazione "metrouniversity lab" al CS Cantiere C’è crisi dappertutto interviene Tony Negri
6 dicembre: Giornata Nazionale di accademie e facoltà: per l’arte e la cultura a proposito di welfare; riprendiamoci le mostre e i teatri, la libertà dell’arte di strada.
9 dicembre: h 12.30 aula 5 (facoltà di scienze politiche) L’Università Pubblica tra Mito e Realtà intervengono Giulio Palermo (università di Brescia)
Aldo Giannuli (statale di Milano)
10 dicembre: h 12.30 aula 26 (facoltà di scienze politiche)
ASSEMBLEA DI FACOLTA’
h 14.30 aula 26 (facoltà di scienze politiche)
Io non ho paura! dibattito contro la barbarie del razzismo curato dal laboratorio di autoformazione "metropoli meticcia"
11 dicembre: Giornata di Mobilitazione Diffusa in facoltà e nella metropoli. h 18.00 cortile di scienze politiche, Teniamo aperta la biblioteca!
12 dicembre: h 8.00 facoltà di scienze politiche (ritrovo davanti a ogni facoltà)
h 9.00 p.zza Cordusio
h 09.30 Sciopero generale Cgil; tutt* in piazza Cairoli: corteo con studenti e lavoratori della conoscenza, precari in genere, per il blocco della metropoli e della produzione, ma anche per dire "io non ho paura" contro ogni strategia della tensione, vecchia e nuova.
12 Dicembre: Sciopero Metropolitano – No Gelmini Day
SCIOPERO METROPOLITANO
NO GELMINI DAY
ondanomala milano
Il 12 dicembre sarà di nuovo sciopero metropolitano, oltre che No Gelmini Day, come il 17 ottobre, il 30 ottobre e il 14 novembre.
Il mondo della formazione che sta costruendo le libere università e scuole, dal basso, a partire da chi l’università la vive: studenti, tecnici amministrativi, dottorandi, ricercatori precari, insegnanti, genitori, scenderanno in piazza.
Contro la devastazione dell’università e della scuola pubblica, la legge 133, e i decreti legge 137 e 180, contro la cancellazione del welfare, la precarietà del lavoro e della vita, per pretendere che di scuola e di lavoro non si muoia più, per l’accesso al reddito, alla cultura, alla mobilità, alla libera circolazione dei saperi, continueremo a dire che la crisi dei banchieri e dei bancarottieri non la pagheremo noi, nè tutti coloro che l’hanno subita.
Di fronte al tentativo di bloccare il nostro futuro, la speranza e la possibilità di immaginare un qualunque progetto di vita e di organizzarci contro chi ogni giorno ci toglie queste speranze e possibilità, abbiamo bloccato le città.
Il 12 dicembre è una data che in questa città da più di quarant’anni evoca la barbarie del fascismo e della violenza dello stato e richiama all’organizzazione i movimenti per la loro libertà di mobilitazione, contro ogni tentativo di terrorizzare le piazze e la mobilitazione sociale.
Contro chi propone militari ad ogni angolo e pacchetti securitari noi rispondiamo che l’unica sicurezza sono i diritti sicuri e subito!
Non siamo più disposti a subire delle città in cui la disgregazione e l’alienazione nelle relazioni sociali sono la regola, laddove uno su mille ce la fa, in cui imperversa la barbarie del razzismo, la paura delle diversità.
Siamo meticci e solidali, antirazzisti, antifascisti e antisessisti, vogliamo essere protagonisti del presente e del futuro, abbiamo ripreso le strade, abbiamo fatto vivere le nostre facoltà, abbiamo cominciato per non fermarci!
assemblea inter-facoltà
ASSEMBLEA INTERFACOLTA’ – Mercoledì 3 Dicembre aula 211 ore 16:30, Statale Festa del Perdono
LaControriforma che il Governo ha in serbo per l’Università non ha ormaipiù segreti per nessuno. In linea con la politica di sistematicadestrutturazione e svendita di quel poco di stato sociale che rimane inquesto paese, essa si ridurrà a un pallido simulacro legislativo, nellasostanza una mera legittimazione dei tagli genialmente concepiti daGiulio “mani di forbice” Tremonti. Per quanto drammatica, latrasversalità dei tagli unisce, per la prima volta dopo molti anni,soggetti che fino ad ora avevano sempre faticato a coordinarsi… (Continua)
ASSEMBLEA INTERFACOLTA’ – Mercoledì 3 Dicembre aula 211 ore 16:30, Statale Festa del Perdono
BLITZ AL PICCOLO E VISITA GRATUITA AL PALAZZO REALE
MILANO – Stupiti. Alcuni anche divertiti. I visitatori della mostra di Magritte a Palazzo Reale proprio non si aspettavano il blitz. Quella cinquantina di studenti che hanno fatto irruzione. Al grido: «Cultura gratis». Ad accompagnarli anche un professore. Antonio Caronia dell’Accademia di Brera. «Non sono facinorosi. Vogliono solo studiare in altre condizioni». E tra i corridoi della mostra sembrano visitatori. Si fermano davanti a ogni opera. Commentano e si stupiscono anche loro: «Guarda che bello». È il termine di una serata cominciata con un altro blitz. Al Piccolo Teatro Studio, dove era attesa il ministro Mariastella Gelmini per il Premio nazionale dell’Innovazione. Al suo posto si è presentata Anna Adamolo, personaggio creato dai ragazzi del movimento dell’Onda Anomala, e «vero ministro dell’Istruzione. Eletta il 14 novembre al corteo degli studenti». Un divertito Paolo Rossi («Questa non me l’aspettavo») ha prestato il microfono alla ragazza con la maschera blu. «La vera innovazione sarebbe dare i fondi alla scuola. E non tagliarli». E questo è stato uno dei temi per la giornata di mobilitazioni. Cominciata alla mattina con un corteo delle scuole superiori. Poi lezioni alla scuola del Parco Trotter tenute da ricercatori precari. E quindi assemblea a Brera.
VIDEOCOMUNICATO URGENTE 26 NOV
SCUSATE LA SONNOLENZA MA è MATTINA….
GIOVEDì C’E’ LA GELMINI
Giovedì 27 secondo voi cosa fa la Gelmini?
…ovviamente se ne va a teatro…
e dove mai andrà?
Al Piccolo Teatro ore 20!!! (mm2 Lanza)
…e noi che facciamo??? La ASSEDIAMO!!!!
Ritrovo dopo l’appuntamento di Uninomade a Brera ore 16:30, con un super aperitivo pre-CORTEO!
Direzione Gelmini…..
…fino alla vittoria!!
ASSEMBLEA CON TUTTE LE COMPONENTI DEL MONDO DELLA CONOSCENZA
MERCOLEDì 26 NOVEMBRE,
ORE 17,AULA 22.
Negli ultimi due mesi la scuola di ogni ordine e grado ha affermato
il proprio dissenso e contrarietà nei confronti del piano
Gelmini-Tremonti di smantellamento dell’intero sistema di istruzione
pubblica. Dietro lo slogan di questa mobilitazione “noi la crisi non la
paghiamo” c’è il chiaro obiettivo di non limitare questo noi al solo
mondo universitario, o al solo mondo scolastico. L’obbiettivo è quello
invece di identificare nel NOI tutti quei soggetti su cui vogliono far
ricadere i costi di questa crisi: lavoratori, precari, maestri,
studenti, migranti. Questa crisi finanziaria, crisi economica ed
ennesima crisi del capitalismo ha il chiaro obiettivo di di far pagare
alla società i suoi costi. In che modo avviene questa ‘socializzazione
delle perdite’ da parte del sistema economico? Avviene attraverso i
tagli dei servizi e dello stato sociale, precarizzando il mondo del
lavoro, minacciando il contratto collettivo nazionale, distruggendo il
sistema dell’istruzione pubblica.
La vostra crisi non la pagheremo noi: perché questa mobilitazione pone
delle chiare distinzioni tra un NOI e un LORO? Le leggi contro cui si
sta lottando (133 e 137) inseriscono delle chiare discriminazioni
all’interno del tessuto sociale: non tutte le famiglie potranno
permettersi di riempire i “pomeriggi” lasciati vuoti dall’eliminazione
del tempo pieno; le “classi ponte” inseriscono nuove discriminazioni
nei confronti dei migranti ed educano a nuove dinamiche d’isolamento
del “diverso”; infine i tagli all’università pubblica e la
trasformazioni di queste in “fondazioni di diritto privato”
determineranno ulteriori differenziazioni della possibilità di accesso
all’istruzione.
Arrivati a questo punto è necessario essere coscienti che non è il
momento di individualizzare le rivendicazioni ma di collettivizzare le
proteste: questa mobilitazione avvicina e fa dialogare pezzi di società
volutamente tenuti separati. Se i ministri della d-istruzione pubblica
e i funzionari del dissesto economico ci vogliono divisi nelle nostre
rivendicazioni la nostra risposta sarà un unico fronte di lotta. A
questo proposito:
INVITIAMO AD UN’ASSEMBLEA PUBBLICA TUTTE LE COMPONENTI DEL MONDO DELLA CONOSCENZA:
studenti medi e universitari, personale tecnico-amministrativo, personale ATA,
ricercatori e diversamente strutturati (dottorandi, assegnisti, ecc..), maestri, professori e docenti
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RILANCIAMO LA PARTECIPAZIONE ALLA MANIFESTAZIONE DEL 29 NOVEMBRE
Assemblea di Facoltà di Scienze Politiche
La Crisi Finanziaria internazionale, la legge 133 ed il caso Alitalia. Incontro Martedi 25-11 h_16 Aula 5
Come i politicanti vogliono fare pagare gli effetti di una crisi figlia di un sistema economico irrazionale agli studenti ed ai lavoratori.
“Noi la crisi non la paghiamo” è lo slogan che caratterizza la mobilitazione degli studenti. Tuttavia, il nesso tra la crisi ed i tagli all’università è un tassello parziale all’interno di un quadro più ampio che mira a salvare i soggetti responsabili della crisi, ossia banche ed imprese, attraverso i “sacrifici” dei soggetti che ogni giorno producono la ricchezza che viene erosa dalla speculazione finanziaria.
Studenti, maestri e personale delle scuole elementari e medie, lavoratori del settore pubblico e privato, metalmeccanici che scenderanno in piazza il 12 dicembre e lavoratori di Alitalia sono il corpo sociale su cui il potere politico sta tentando di scaricare gli effetti di una crisi prodotta e figlia di un sistema economico irrazionale. Tale dinamica, crediamo, può essere interrotta solo se questi soggetti sapranno riconoscersi come appartenenti allo stesso corpo sociale avente gli stessi interessi.
– Relazione sulla crisi finanziaria internazionale: relatore Antonio Pagliarone
– L’ulteriore precarizzazione del lavoro operata dalla L. 133: relatore Assemblea Studenti Scienze Politiche
– Il potere politico dietro al fallimento di Alitalia: relatore lavoratori Alitalia
FACOLTA’ DI SCIENZE POLITICHE, AULA 5.
MARTEDI 25 NOVEMBRE, ORE 16
VIA CONSERVATORIO 7 (MI)