ASSEMBLEA CON TUTTE LE COMPONENTI DEL MONDO DELLA CONOSCENZA

MERCOLEDì 26 NOVEMBRE,
ORE 17,
AULA 22.gelmini star

Negli ultimi due mesi la scuola di ogni ordine e grado ha affermato
il proprio dissenso e contrarietà nei confronti del piano
Gelmini-Tremonti di smantellamento dell’intero sistema di istruzione
pubblica. Dietro lo slogan di questa mobilitazione “noi la crisi non la
paghiamo” c’è il chiaro obiettivo di non limitare questo noi al solo
mondo universitario, o al solo mondo scolastico. L’obbiettivo è quello
invece di identificare nel NOI tutti quei soggetti su cui vogliono far
ricadere i costi di questa crisi: lavoratori, precari, maestri,
studenti, migranti. Questa crisi finanziaria, crisi economica ed
ennesima crisi del capitalismo ha il chiaro obiettivo di di far pagare
alla società i suoi costi. In che modo avviene questa ‘socializzazione
delle perdite’ da parte del sistema economico? Avviene attraverso i
tagli dei servizi e dello stato sociale, precarizzando il mondo del
lavoro, minacciando il contratto collettivo nazionale, distruggendo il
sistema dell’istruzione pubblica.
La vostra crisi non la pagheremo noi: perché questa mobilitazione pone
delle chiare distinzioni tra un NOI e un LORO? Le leggi contro cui si
sta lottando (133 e 137) inseriscono delle chiare discriminazioni
all’interno del tessuto sociale: non tutte le famiglie potranno
permettersi di riempire i “pomeriggi” lasciati vuoti dall’eliminazione
del tempo pieno; le “classi ponte” inseriscono nuove discriminazioni
nei confronti dei migranti ed educano a nuove dinamiche d’isolamento
del “diverso”; infine i tagli all’università pubblica e la
trasformazioni di queste in “fondazioni di diritto privato”
determineranno ulteriori differenziazioni della possibilità di accesso
all’istruzione.
Arrivati a questo punto è necessario essere coscienti che non è il
momento di individualizzare le rivendicazioni ma di collettivizzare le
proteste: questa mobilitazione avvicina e fa dialogare pezzi di società
volutamente tenuti separati. Se i ministri della d-istruzione pubblica
e i funzionari del dissesto economico ci vogliono divisi nelle nostre
rivendicazioni la nostra risposta sarà un unico fronte di lotta. A
questo proposito:

INVITIAMO AD UN’ASSEMBLEA PUBBLICA TUTTE LE COMPONENTI DEL MONDO DELLA CONOSCENZA:

studenti medi e universitari, personale tecnico-amministrativo, personale ATA,
ricercatori e diversamente strutturati (dottorandi, assegnisti, ecc..), maestri, professori e docenti
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RILANCIAMO LA PARTECIPAZIONE ALLA MANIFESTAZIONE DEL 29 NOVEMBRE

Assemblea di Facoltà di Scienze Politiche

 

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