PER FERMARE IL RAZZISMO!!19 SETTEMBRE H.15 P.TA VENEZIA…PER NON DIMENTICARE ABBA!!

Per fermare il razzismo. Perchè non accada mai più e per non soffocare nella barbarie.

 

Contro un presente di leggi razziste e
risposte autoritarie alla crisi, contro ronde e razzisti e un passato
che non ha futuro.
Per il ritiro immediato dei pacchetti sicurezza. Per una globalizzazione dei diritti per tutti e tutte.


Ad un anno dal maledetto 14 settembre 2008 e dalle mobilitazioni che ne seguirono, ad un anno dall’omicidio di Abba,
per un corteo a Milano il 19 Settembre ed 1 mese di iniziative e mobilitazioni che non si riescano a contare e perimetrare.

 
Proponiamo con
questo appello 1 mese in cui la soggettività meticcia di Milano e delle
nostre città prenda parola assieme. Lanciamo questa "call for action" a
chi non è mai sceso in piazza ma comunque, anche in tempo di crisi e
precarietà assoluta, preferisce prendersela con i pre-potenti e non
con i più “deboli". Ci rivolgiamo a chi ancora pone la forza del
rifiuto alla rassegnazione di fronte ai pre-potenti imprenditori della
paura, fomentatori dell’odio razzista, tanto più pericolosi in
quanto tronfi di ignoranza oltre che di arroganza. E certamente
lanciamo anzitutto questa proposta a quanti, nei mesi successivi allo
scorso 14 Settembre 2008 hanno riempito le strade e le città con
istanze di liberazione di diritti, solidarietà attiva e amore per la
libertà, mobilitandosi contro rigurgiti di nuovo nazionalismo,
razzismo, autoritarismo dalla camicia verde o nera : attiviste e
militanti, comitati antirazzisti, comunità migranti, centri sociali,
associazioni della società civile e circoli culturali, collettivi
metropolitani e studenteschi, insegnanti e genitori, precarie e
precari, artiviste e artisti, nodi di comunicazione indipendente e di
alternativa culturale. 
 
Proponiamo che
a Milano e non solo, ciascuno a suo modo e come meglio crede, a partire
dalla sua esperienza collettiva o individuale costruisca e
supporti iniziative per ABBA e contro il razzismo diffondendo in modo
virale mobilitazioni, eventi, azioni, dibattiti, lezioni in piazza,
readings, concerti, jams e block parties, radio-trasmissioni,
video-produzioni, performance, mostre e istallazioni, autoproduzioni,
subvertising. Proponiamo 1 mese in cui fare vivere i nostri spazi di
energie alternative e contaminare più possibile i nostri territori di
anticorpi al razzismo, e ai razzisti diffondendo informazione,
attivismo, socialità, spazi di libertà. 
 
Facciamo questa
proposta perchè pensiamo sia necessario e possibile non abbandonare al
"corso delle cose" le nostre città, e le nostre vite, a partire
da Milano, una metropoli che ha fiato e cuore per sollevarsi. Vogliamo
infatti scommettere
sulla possibilità di
costruire  in modo partecipato e determinato una mobilitazione
che nasca dalla stessa passione, energia e rabbia che un anno fa ci
hanno portato naturalmente, come travolti dall’indignazione, a
immaginare e provare a disegnare insieme un territorio della metropoli
nuovo, fondato sulle nuove composizioni del sociale e per questo esteso
oltre ogni confine, centro e periferia, costruito dal basso e fondato
su affetti, cooperazione, indignazione, rivolta.
 
Proponiamo che
questa mobilitazione abbia inizio con il 12 e 13 Settembre a Cernusco,
città di ABBA e della sua famiglia, e arrivi fino al 17 Ottobre, giorno
di mobilitazione nazionale antirazzista e contro il pacchetto
sicurezza. Proponiamo che durante questo periodo le iniziative siano
delle più diverse e più diffuse possibile, ma anche che ci siano spazi
per ritrovarsi insieme a partire dai 2 giorni di Cernusco e attraverso
un 14 Settembre in via Zuretti. E in particolare lanciamo uno spazio e
una sfida da costruire assieme, in poco tempo e per questo con ancora
maggiore energia : una grande data di mobilitazione con corteo a Milano
Sabato 19 Settembre, ad un anno esatto da quel 20 Settembre 2008 che ha
visto migliaia di persone non lasciare soli famiglia e amici di un
ragazzo di 19 anni che, oltre ogni sentenza di tribunale, rifiutiamo di
considerare vittima di "2 biscotti" o "casuale fatalità". 
 
Ricordiamo lo
scorso 20 Settembre 2008 come una corsa piena di rabbia e dignità,
inarrestabile, una "manif sauvage" fino a via Zuretti, al termine di un
corteo di decine di migliaia, non una faccenda di pochi, non una scelta
di rappresentarsi soltanto. Da quel giorno tutti noi e molte e molti
altri abbiamo imparato a conoscere ABBA, in tutta Italia ed oltre. Da
quel giorno a Milano, come se avessimo avuto bisogno di una spinta di
coraggio, ci siamo trovati spesso ad invadere la città con corse
selvagge e 
lezioni in piazza, mobilitazioni
contro le "classi ponte" e a fianco delle comunità straniere, azioni di
difesa e liberazione e ri-liberazione di spazi di libertà e alternativa
culturale, fino alla autogestione e difesa, nonostante il caldo
agostano, di fabbriche in svendita e case e spazi destinati agli
sfratti e speculazioni dell’expò.
Abbiamo
vinto talvolta, pur senza riuscire ad invertire la rotta verso “la
sicurezza e la disciplina” e pur fininendo, qualsiasi importanza si dia
alla cosa e comunque la si pensi in merito, nel calderone della
ennesima sconfitta elettorale.
 
La
mobilitazione del 20 Settembre 2008 è figlia di una tragedia, che
nemmeno non vogliamo dimenticare: l’omicidio razzista di Abdoul Guibre,
19 anni, ragazzo. Abba era italiano e raccoglieva in sè la ricchezza
della terra d’origine della sua famiglia, il Burkina Faso e l’Africa
tutta. Abba andava a scuola a Cernusco in provincia di Milano,
camminava da sempre sulle stesse strade su cui camminiamo noi, amava
il ritmo hip hop dei suoi cotenaei, musica meticcia e, talvolta,
ribelle. Abba era uno di noi eppure era anche uno di quelli che la
barbarie della "fortezza europa" ha schiacciato.
 
Tutte le
diverse mobilitazioni di questi 12 mesi che ci separano dallo
scorso Settembre sono frutto di un rifiuto a difendere una Italia
"italiana" o una "Padania" padana, un mondo-non-mondo ma piccola
fortezza arroccata su se stessa, in guerra e vittima della barbarie che
coltiva in sè, incapace di garantire diritti sicuri ai cittadini o
"sudditi" se non attraverso politiche di precarizzazione e controllo.
La
mobilitazione per Abba è stata e può ancora essere parte della
battaglia contro l’imbarbarimento, “la retorica della invasione” e la
tremenda idea donchisciottesca di poter fermare il tempo e chiudere la
globalizzazione a quella di merci e finanza soltanto. Una idea che non
colpisce mulini a vento, ma donne e uomini mentre attraversano il
Mediterraneo o si piegano ad un lavoro pericoloso e malpagato, l’unico
possibile per chi è marchiato dalla clandestinità. Una idea che anche
piu’ semplicemente colpisce donne e uomini uguali a noi, stessa
cittadinanza, lingua e perfino accento, cittadini italiani discriminati
come "diversi" grazie ai politicanti che ad arte alimentano l’odiosa
spirale di odio e pregiudizio per la differenza e il diverso colore
della pelle.
 
Il giorno dopo
quella settimana di dolore, rabbia e rivolta, sociologi e penne dei
maggiori quotidiani, questori e prefetti, si prodigarono nel lanciare
allarmi contro l’emergenza "banlieux" all’italiana. Negli stessi
giorni persino gli ebeti governanti del polo delle il-libertà
scoprivano con scorno nonostante il loro negazionismo, l’affermazione
pubblica della realtà che l’Italia è terra, e non luogo di passaggio
o permanenza temporanea, per tanti : donne e uomini dai diversi colori
di pelle, fin troppo pazienti nell’aspettare risposta al diritto di
essere "tutti diversi tutti uguali". Sarebbe bastato per scoprirlo fare
un giro in qualunque metropoli europea, o dare uno sguardo ad una
cartina geografica o ancora passare, magari sbadatamente, di fronte ad
un qualsiasi asilo o scuola nostrana.
 
Prima e dopo
quel giorno abbiamo continuato a sentire la litania della guerra al
diverso, retorica della sicurezza e ulteriori boiate utili ad innalzare
nuove frontiere, ghetti e confini : lotta alla "invasione", alla
multietnicità, classi ponte e dialetti, ronde, deportazioni e cie,
pacchetti sicurezza. E ancora : fuoco sui campi rom, manganelli sui
rifugiati politici "colpevoli" della fuga da carestie, guerre e
dittature, sottrazione del diritto all’istruzione ed alla salute a chi
non è in regola con il permesso di soggiorno, carrozze per soli
bianchi, giochi di
guerra nel Mediterraneo,
gli accordi Italia-Libia, negazione della dignità di cittadinanza a
suon di decreti flussi o pseudo-sanatorie ipocrite quanto kafkiane e
altri disgustosi episodi sono tutti figli di questa logica
aberrante. Una logica che parla di libertà, solo per sopprimerla, anche
a colpi di ronde se necessario e che distribuisce la sicurezza in
pacchetti, privi del famoso avvertimento “nuoce gravemente alla
salute”.  Una logica che  dopo essersi alimentata di “guerra al
terrorismo” (perchè ogni fortezza ha bisogno di un nemico), è diventata
strategica quando la crisi economica ha cominciato a mordere: sempre
più indispensabile ricattare la “forza lavoro”, anche tramite la
negazione di più elementari diritti di cittadinanza ma soprattutto
utile fomentare l’antico adagio per cui “il nemico del povero è il più
povero e così all’infinito”. 
 
La giustizia
per Abba è nel non lasciare, peraltro ad 1 solo anno dalla
tragedia, che la sua storia possa essere dimenticata. Un atto dovuto
non solo alla sua famiglia e ai suoi amici ma necessario per tutte e
tutti noi, per non piegarci noi e le nostre città, alla barbarie della
indifferenza e della intolleranza. . Per Abba, la sua famiglia, per
tutti noi e per quanti vivono in silenzio sulla propria pelle e nella
indifferenza la tragedia di politiche indegne di qualsiasi umanità.
Contro le politiche di precarizzazione continua delle nostre vite e gli
ottusi e pericolosi responsabili di politiche razziste e liberticide.
Solo una presa di parola comune e una azione di movimento virale  puo’
dire con forza qui ed ora Razzismo Stop! 
 
 

Assemblea in preparazione del corteo del 19 Settembre a Milano e di 1 mese per ABBA e contro il Razzismo

MERCOLEDì 2 SETTEMBRE ore 19 in CANTIERE a Milano, via Monte Rosa 84, MM1 Lotto, www.cantiere.org
 
 

Iniziative comuni e principali :

12/13 Settembre a Cernusco sul Naviglio : 2 giorni di eventi ed iniziative organizzate dal Comitato
14 Settembre a Milano in via Zuretti : saluto ad Abba e per non lasciare soli famiglia ed amici
19 SETTEMBRE MOBILITAZIONE A MILANO : CORTEO
17 Ottobre mobilitazione nazionale contro il razzismo e il pacchetto sicurezza
 
Contatti per comunicazione delle iniziative e adesione all’appello : 02.36511380,
unmeseperabba@gmail.com
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Sito di riferimento per il corteo del 19 Settembre e tutte le iniziative, eventi e le mobilitazioni di "un mese per Abba" :
blog del COMITATO di Cernusco PER NON DIMENTICARE ABBA E PER FERMARE IL RAZZISMO
 

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