cacciati i fascisti da scipol

CACCIATI I FASCISTI DA SCIENZE POLITICHE

Gli studenti e le studentesse di Scienze Politiche, a un giorno dall’aggressione fascista alla Sapienza, cacciano i fascisti dalla facoltà. Fuori i fascisti dalle facoltà! Difendiamo i centri sociali, riprendiamoci i nostri spazi!


                             

Martedì 17 febbraio una ventina di fascisti di Azione Universitaria (AN) di diversi atenei milanesi si sono radunati nella facoltà di Scienze Politiche per distribuire volantini diffamatori nei confronti di quegli studenti e di quelle studentesse che costruiscono nell’università sapere libero e critico, percorsi di autoformazione, e ribellione contro le politiche securitarie e oscurantiste. Gli studenti e le studentesse della facoltà si sono raccolti dietro lo striscione “Fuori i fascisti delle facoltà, difendiamo gli spazi sociali!” cacciando in breve tempo i fascisti.

In una metropoli governata dalla destra fascista di De Corato (AN) e dagli integralisti cattolici di Comunione e Liberazione, nella Milano della moda, dove le uniche opportunità per le giovani generazioni sono abitazioni costose e sovraffollate, lavori precari e sottopagati, locali e discoteche, si respira un’aria di repressione contro tutto ciò che è diverso e quindi “pericoloso”. Si moltiplicano le politiche razziste contro i rom, i migranti e i giovani di seconda generazione, i provvedimenti contro i giovani che vogliono vivere esperienze diverse da quelle preconfezionate. Si chiudono tutti quei luoghi di aggregazione e socialità dove è possibile condividere e costruire in una dimensione collettiva una cultura libera e critica, autodeterminazione e conflitto.

Non era scontato che in questa metropoli riuscissimo a riappropriarci del Cox18 ma neanche che, a un giorno dall’aggressione fascista alla Sapienza, a Milano fosse negata l’agibilità politica ai giovani di De Corato. Allo stesso modo siamo determinati/e a scendere in piazza il 28 febbraio in difesa degli spazi sociali e a continuare a liberare spazi di autoformazione e di ribellione all’interno delle facoltà.

Fuori i fascisti dalle facoltà! Difendiamo i centri sociali, riprendiamoci i nostri spazi!

GIOVEDI’ 19 FEBBRAIO – SCIENZE POLITICHE
Giornata di mobilitazione in vista del corteo nazionale
A partire dalle 12.00 banchetti, libri e mostre informative in cortile

SABATO 28 FEBBRAIO – Ore 15.00 p.zza XXIV Maggio
CORTEO NAZIONALE
Contro le logiche securitarie, per l’autogestione e gli spazi sociali

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STUDENTI E LA LAVORATORI INTERROMPONO LA COMMISSIONE REGOLAMENTI DELLA STATALE

 STUDENTI E LA LAVORATORI INTERROMPONO LA COMMISSIONE REGOLAMENTI DELLA STATALE

Questa
mattina 250 persone tra studenti e lavoratori hanno interrotto la
commissione regolamenti del Senato Accademico della Statale, al termine
di un’assem
blea sindacale indetta dalla cgil-flc d’Ateneo.

[LEGGI: Il comunicato letto dai lavoratori alla Commissione Regolamenti del Senato Accademico d’ateneo] [GUARDA: La fotogallery dell’iniziativa] [LEGGI: L’interruzione del Consiglio di Facoltà di Scienze Politiche – 12 febbraio] [LEGGI: La cacciata della Gelmini dal Conservatorio di Milano] [LEGGI: L’occupazione del rettorato del Network dei collettivi per l’autoformazione – 16 gennaio]

Studenti e lavoratori hanno denunciato le contraddittorie politiche del rettore Decleva e della CRUI (di cui e` presidente) in merito all’universitá: mentre in autunno li si vedeva tergiversare proponendo deboli
rimostranze contro i tagli previsti dalla legge 133, ora rincorrono la
retorica della meritocrazia per spartirsi le poche briciole rimaste.
La
prima preoccupazione fondata è quella sui contratti e sui salari dei
lavoratori, in particolare dei tecnici-amministrativi. Ci sono pochi
dubbi sul fatto che Decleva abbia deciso in cambio dei finanziamenti
che si aspetta di sacrificarli, magari in nome del principio (magari
definito meritevole) di non dedicare il 90 per cento del fondo di
finanziamento ordianraio per pagare il personale. Anche a costo di
renderlo precario e sottopagato.

D’altronde le proposte di rinnovo del personale nella pubblica istruzione
tanto sbandierate si sono in realtá tradotte con il blocco del
turn-over (con la conseguente impossibilitá per molti precari/e di
essere assunti), in peggiori condizioni di lavoro, nel blocco
sostanziale della ricerca… mentre Decleva pensa a modificare
lo statuto della Statale prolungando il suo mandato e mantenendo cosi’ intatti i giochi di potere baronali.

E’ cosi’ svelato come la parola "meritocrazia" venga usata in realtá dal governo per tagliare su welfare, istruzione e ricerca, e dai baroni per difendere il loro orticello di potere.

Si vuole trasformare l’universitá in un mero luogo di produzione di capitali, ridotta in macerie dall’istituzione del tre piu’ due e dalla precarizzazione dilagante, relegata al ruolo di mercato di crediti e dispensatore di un sapere mercificato invece che spazio di sapere libero, critico e condiviso.

La
risposta di Decleva alle denunce di studenti e lavoratori è stata anche
questa volta evasiva, rifiutando un confronto diretto e asserendo la s
ua impossibilitá a riferire pubblicamente quali siano le politiche che la CRUI sta adottando: prova evidente di trasparenza. 

 

Come
scritto nel comunicato dei lavoratori letto alla Commissione, “il
governo deve sapere che i lavoratori e gli studenti non hanno chinato
il capo, i problemi sono ancora tutti presenti, la nostra situazione
salariale è sempre più grave”.

Dopo
l’occupazione del rettorato del 16 gennaio, la cacciata della Gelmini
dal Conservatorio del 10 febbraio e la sospensione del Consiglio di
Facoltá ieri a Scienze

Politiche, gli studenti ribadiscono che non si fermeranno ma
continueranno a costruire iniziative ed a mettere in atto percorsi di
autoriforma dal basso.

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assedio al Consiglio di Facolta’ di Scienze Politiche

NO MORE DECLEVA

C.R.U.I. e Gelmini…. e chi se li merita?

Gioved¡
12 febbraio gli studenti e le studentesse di Scienze Politiche hanno
assediato il Consiglio di Facolta’ per denunciare la proroga del
mandato di rettore al barone Decleva. Di fronte al rifiuto di aprire la seduta agli studenti, hanno interrotto l’hanno interrotta, provocando la sua
sospensione.

[GUARDA: I video dell’interruzione del Consiglio di Facolta’ di Scienze Politiche] [GUARDA: Le foto dell’iniziativa] [LEGGI: Il comunicato letto dagli studenti al Consiglio di Facolta’] [LEGGI: l’articolo di Repubblica] [LEGGI: l’articolo del Corriere della Sera] [LEGGI:la cacciata della Gelmini dal Conservatorio di Milano (10 febbraio)] [LEGGI: occupazione del rettorato della Statale di Milano (26 gennaio)]

                               

Gioved¡
12
febbraio gli studenti di Scienze Politiche hanno assediato il
Consiglio di Facoltà, per denunciare l’approvazione della modifica
dello statuto dell’ateneo, avvenuta in
senato accademico il 20 Gennaio 2009 scorso con voto favorevole anche
del Preside di Facolta’ e di tutti i "rappresentanti" degli
studenti e
dei lavoratori. La modifica, se sara’
votata nuovamente al prossimo Senato Accademico, e se sara’ approvato
dal ministro Gelmini, permettera’ al barone Decleva di prolungare il
secondo mandato, e rimanere così Presidente della C.R.U.I. fino al
2011. Una manovra appoggiata da tutti i rettori lombardi che ritengono
importante la presenza di Decleva al tavolo della riforma
dell’universita’. Di fronte al rifiuto di aprire la seduta alla
partecipazione degli studenti, questi hanno interrotto il Consiglio,
provocandone la sospensione.


Gli studenti hanno messo in
luce anche la presa di posizione favorevole da parte del Preside di
Facoltà, seguito di trattative fatte nell’ombra dei corridoi della facolta’. Dopo la conversione in legge del
dl 180/2008, le contraddizioni su "meritocrazia" e "ricambio
generazionale", che questa manovra del Rettore mette in luce,
evidenziano come l’Università dei Baroni di fronte anche ai tagli
targati Gelmini, punti al mantenimento delle proprie posizioni di
potere, cercando di gestire trasformazioni e riforme dell’università.

Il governo intende far pagare la crisi agli studenti, ai lavoratori precari e non e ai migranti attaccando il welfare state, il sistema d’istruzione e adottando "pacchetti sicurezza" razzisti e inutili. I baroni vogliono far pagare la crisi dell’univerista’ causata da loro stessi agli studenti, ai lavoratori e ai ricercatori precari. Ma sia il governo che i baroni nascondono i propri interessi dietro la vuota retorica del "merito". Quale `il merito dell’accordo tra Decleva e il ministero? C.R.U.I. e Gelmini… chi se li merita? Noi la crisi non la paghiamo!

 

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assedio e sospensione del consiglio di facolta’ di Scienze Politiche

NO MORE DECLEVA

C.R.U.I. e Gelmini…. e chi se li merita?

Gioved¡ 12 febbraio gli studenti e le studentesse di Scienze Politiche hanno assediato il Consiglio di Facolta’ per denunciare la proroga del mandato di rettore al barone Decleva. Di fronte al rifiuto di aprire la seduta agli studenti, hanno interrotto l’hanno interrotta, provocando la sua
sospensione.

[GUARDA: I video dell’interruzione del Consiglio di Facolta’ di Scienze Politiche] [GUARDA: Le foto dell’iniziativa] [LEGGI: Il comunicato letto dagli studenti al Consiglio di Facolta’] [LEGGI: l’articolo di Repubblica] [LEGGI: l’articolo del Corriere della Sera] [LEGGI:la cacciata della Gelmini dal Conservatorio di Milano (10 febbraio)] [LEGGI: occupazione del rettorato della Statale di Milano (26 gennaio)]

GIoved¡ 12 febbraio gli studenti di Scienze Politiche hanno assediato il Consiglio di Facoltà, per denunciare l’approvazione della modifica dello statuto dell’ateneo, avvenuta in
senato accademico il 20 Gennaio 2009 scorso. La modifica, se sara’ votata nuovamente al prossimo Senato Accademico, e se sara’ approvato dal ministro Gelmini, permettera’ al barone Decleva di prolungare il
secondo mandato, e rimanere così Presidente della C.R.U.I. fino al 2011.
Oggi alle 14.40 gli studenti, dopo che non è stata accolta la proposta
di una seduta aperta e pubblica del Consiglio di Facoltà, hanno
interrotto la seduta, provocando la sua sospensione.
Durante l’incursione è stato letto un comunicato,
che scopriva le carte della proroga del mandato di Decleva, mettendo in
luce anche la presa di posizione favorevole da parte del Preside di
Facoltà, senza nessuna consultazione. Dopo la conversione in legge del
dl 180/2008, le contraddizioni su "meritocrazia" e "ricambio
generazionale", che questa manovra del Rettore mette in luce,
evidenziano come l’Università dei Baroni di fronte anche ai tagli
targati Gelmini, punti al mantenimento delle proprie posizioni di
potere, cercando di gestire trasformazioni e riforme dell’università.

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collettivo di scienze politiche…. Gelmini e CRUI.. chi se li merita?

GELMINI, MILANO TI RIPUDIA!

don’t touch my body, don’t touch my space


MILANO,
10.02.08
– Un centinaio di studenti fanno scappare la Gelmini in visita
privata al Conservatorio di Milano. Corteo per il centro  e subito dopo
Blitz al Consultorio Familiare cattolico. Gioved¡ 12 febbraio ore 14.30
assedio al Consiglio di Facolta’ di Scienze Politiche alle 14.30

                   
                 

[LEGGI: Comunicato del Network dei collettivi per l’autoformazione] [GUARDA: le foto della cacciata della Gelmini, del corteo e del blitz al Consultorio] [LEGGI: articolo del Corriere sulla contestazione in Conservatorio] [LEGGI: articolo di Repubblica sulla contestazione alla Gelmini] [LEGGI: CRUI e Gelmini… chi se li merita]

Martedi
10 febbraio il Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini ha avuto
la cattiva idea di andare in visita privata al Conservatorio di Milano.
E’ stata subito avvistata dagli studenti e dalle studentesse della
Facoltá di Scienze Politiche che l’hanno inseguita costringendola a
rifugiarsi dentro al Conservatorio protetta dalla scorta per poi
scappare con l’aiuto dei carabinieri. Un centinaio di studenti hanno
dato vita a un corteo bloccando le vie del centro ribadendo che non
staranno fermi a guardare l’accordo tra la Gelmini e i baroni della
C.R.U.I. (Conferenza dei Rettori delle Universita’ Italiane) per la
riforma dell’universita’, che passa per la proroga del mandato al
rettore della Statale di Milano nonche’ presidente della C.R.U.I. Gli
studenti si sono quindi diretti al Consultorio Familiare "La famiglia
ambrosiana" onlus, di iniziativa e ispirazione cristiana.Un luogo che
dovrebbe essere di informazione reale, ma che invece si e` presentato
un luogo di estrema ignoranza. Un servizio che nega la pillola del
giorno dopo dichiarandola "metodo abortivo" effettuando cosi’
un’obiezione di coscienza illegale e da Santa Inquisizione.

Don’t
touch my body, don’t touch my space: governatori liberticidi,sceriffi
della paura,politici con il cilicio, non vi cediamo neanche un
centimetro di libertá. Questo e’ lo striscione appeso nel chiostro
della sede che ospita il consultorio, in una regione dove Comunione e
Liberazione controlla l’intera sanita’, gli appalti e usa i soldi
pubblici per finanziare le scuole private e le aziende legate a CL. "Il
nostro corpo e` la nostra libertá’, non accetta compromessi ne’
intromissioni. le nostre scelte,qui ed ora,
sono invalicabili. Il
sapere
deve essere utile a autodeterminarsi, quindi deve essere
antiratzista e laico. Per i nostri corpi, per i nostri spazi, per la
libertá".
Gli
studenti e le studentesse si sono dati appuntamento a giovedi’ 12
febbraio dove l’Onda assediera’ il Consiglio di Facolta’ di Scienze
Politiche il cui Preside ha votato per la proroga del secondo mandato
al Rettore Decleva per permettergli di restare presidente della
C.R.U.I. e sedere al tavolo della riforma con la Gelmini.

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Laboratorio di autoformazione “università in trasformazione”

Rifiutarsi
di pagare la crisi dell’università baronale e quindi opporsi ai tagli
della l.133/2008, come abbiamo fatto durante l’Onda, significa anche
osare immaginare e cominciare a costruire la "libera universitá" a
partire da una semplice constatazione: il sapere non é neutro, il
sapere é sempre di parte e serve a prendere posizione
. Di fronte a un
rapporto gerarchico e verticale nella trasmissione del sapere nelle
nostre università, autoformazione é orizzontalità, partecipazione,
condivisione e sapere critico che produce azioni.
 "Metropoli
meticcia"
, il laboratorio del primo trimestre, affrontava le tematiche
legate ai fenomeni migratori per prendere posizione rispetto
all’omicidio di Abba, alle politiche securitarie e al razzismo.

Dopo
l’Onda Anomala che ha investito le metropoli, si tratta di fare un
passo avanti: indagare come funziona l’università e quali sono i
soggetti che partecipano alla sua governance, chiederci cosa significa
produzione e trasmissione del sapere, chiarire il rapporto tra
università e metropoli e costruire gli strumenti per trasformarla. Il
nuovo laboratorio parlerà proprio di "Università in trasformazione" e
sará costruito con le soggettivitá incontrate e conosciute sulla cresta
dell’Onda
.

 

Materiali:

 Programma e descrizione del laboratorio: lab_autof_uni.pdf

I file audio del primo incontro:

 – La prima parte con Aldo Giannuli aldo_labautof.WAV

 – La seconda parte con Davide Lo Prinzi davide_labautof.WAV

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Crui e Gelmini… chi se li MERITA?

dopo l’occupazione del rettorato della statale e l’interruzione della giunta di facoltá di scienze politiche….

 

C.R.U.I. e Gelmini….. chi se li MERITA?

assedio al consiglio di facoltá di scienze politiche

giovedí 12 febbraio ore 14.30

Il 9 Gennaio 2009 il dl 180 sull’Università viene convertito in legge.
I cavalli di battaglia sbandierati dal ministro Gelmini sono:
meritocrazia, trasparenza e ricambio generazionale.

Il 20 Gennaio
2009 al Senato Accademico dell’Università Statale di Milano, i
"rappresentanti" degli studenti, dei lavoratori e i presidi di tutte le
facoltà hanno votato per la proposta di modifica dello statuto di
Unimi. Se sarà confermata dal ministro Gelmini e se il Senato
Accademico la rivoterà a marzo, questa modifica permetterà al
"magnifico" Rettore Enrico Decleva di prolungare il suo secondo mandato
e di restare presidente della C.R.U.I. (conferenza dei rettori) fino al
2011, anno in cui compirà 70 anni.
Era questo il vero obiettivo di
Decleva durante l’Onda, era questa la manovra che si nascondeva dietro
tre mesi di (a questo punto) false dichiarazioni contro la l. 133/2008.
L’utilizzo
di un luogo pubblico di formazione come privato orticello di potere è
inaccettabile, così come le manovre e le strategie portate avanti per
difendere gli interessi delle lobby di baroni mascherati dalla corsa al
"merito". Inoltre le dichiarazioni dei rettori delle "eccellenti"
Bicocca e Politecnico che ammettono l’importanza di Decleva nella
trattativa per la prossima Riforma Gelmini, allontanano sempre di più
l’Università dall’essere un luogo di formazione, di sapere critico e di
ricerca libera.

Per tutti questi motivi e visto che il Preside
della nostra Facoltà il 20 gennaio ha già votato a favore di queste
manovre senza consultazioni,
giovedì 12 febbraio assedieremo il
Consiglio di Facoltà di Scienze Politiche
. Metteremo in luce questi
giochi di potere mascherati dalla vuota retorica del "merito".
L’accordo tra la C.R.U.I. e la Gelmini, chi se lo MERITA?

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collettivo di scienze politiche, assemblea sul “pacchetto sicurezza”

PACCHETTO SICUREZZA? NO, GRAZIE!
assemblea pubblica sul nuovo "pacchetto sicurezza" in discussione in parlamento
intervengono: prof. Roberto Escobar
prof. Maurizio Ambrosini
giovedì 12 febbraio h.12.30 aula 25
 
 



La scorsa settimana è stato approvata in Senato la versione definitiva
del pacchetto sicurezza, nonostante la battuta d’arresto
sull’allungamento dei tempi di detenzione nei CIE fino a 18 mesi. Si
tratta di un insieme di norme che va a stringere ulteriormente la morsa
nei confronti dei migranti, usati per l’ennesima volta da questo
governo come capro espiatorio in un momento di crisi economica. In nome
del ripristino della legalitá, viene negato un diritto primario come
quello alla salute, grazie alla proposta della Lega Nord in base alla
quale un medico è obbligato a denunciare la presenza di tutti i
clandestini o irregolari, che si dovessero presentare per richiedere
cure mediche, presso una struttura sanitaria pubblica, benchè il
diritto alla sanitá sia sancito da tutte le convenzioni per i diritti
umani. Ma non solo. Viene creato il reato di immigrazione clandestina,
con multe che arrivano ad ammontare a 10mila euro e rimpatrio senza
bisogno del nulla osta da parte dell’autoritá competente, oltre
all’introduzione di una tassa della tassa sul rilascio e il rinnovo del
permesso di soggiorno, che viene fissata per un costo tra gli 80 e i
200 euro. Approvate inoltre la schedatura dei clochard e le cosiddette
"ronde" nelle cittá. Le norme di stampo razzista e xenofobo contenute
nel pacchetto sicurezza non fanno quindi altro che accentuare ed
istituzionalizzare il clima di intolleranza e paura nei confronti dei
migranti, promosso da una campagna mediatica  e politica senza
precedenti: ogni giorno vengono messi in discussione i diritti dei
cittadini stranieri, e ci
ò crea il terreno fertile per fatti come quelli di Nettuno e Civitavecchia, solo per citare i più recenti. Di
fronte all’abuso di potere e alla discriminazione in nome dei soliti
paradigmi securitari, noi rispondiamo che l’unica sicurezza di cui
vorremmo sentire parlare è quella dei diritti che questo pacchetto
sicurezza mette in discussione, oggi più che mai.

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collettivo di scienze politiche

C.R.U.I. E GELMINI…CHI SE LI MERITA?

interrotta la Giunta di Facoltá 


Oggi, Giovedi 5 Febbraio alle 14.30, gli studenti di Scienze politiche hanno interrotto la Giunta di Facoltà presentando una lettera.

A seguito del voto favorevole del 20 Gennaio 2009 in Senato Accademico,
riguardante la proposta di modifica dello statuto d’Ateneo, per
permettere al Rettore Decleva di prolungare il secondo mandato e
rimanere quindi presidente della C.R.U.I (Conferenza dei Rettori delle
Università Italiane), gli studenti sottoforma di lettera chiedono lo
svolgimento in forma aperta e pubblica del prossimo Consiglio di
Facoltà (in programma Giovedi 12 Febbraio), per aprire il dibattito e
sottolineare le contraddizioni sul tema, visto soprattutto il voto
favorevole espresso dal Preside di Facoltà in Senato, senza
consultazioni. Durante l’iniziativa, e vista la mancanza di risposte
del Preside Daniele Checchi, gli studenti lanciano l’assedio al Consiglio di Facoltà di Giovedi 12 Febbraio ore 14.30….
Leggi la lettera degli studenti di Scienze politiche alla Giunta


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conchetta 18 non si tocca

PIU’ SPAZI SOCIALI!

FUORI I RAZZISTI DALLE FACOLTA’ E DALLA CITTA’ !

 

 Sabato 31 gennaio alle 14.00 in via Zuretti, Jam session hip hop per Abba e alle 20.00 in XXIV Maggio, grigliata, musica e libri per Cox18

 

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