assedio e sospensione del consiglio di facolta’ di Scienze Politiche

NO MORE DECLEVA

C.R.U.I. e Gelmini…. e chi se li merita?

Gioved¡ 12 febbraio gli studenti e le studentesse di Scienze Politiche hanno assediato il Consiglio di Facolta’ per denunciare la proroga del mandato di rettore al barone Decleva. Di fronte al rifiuto di aprire la seduta agli studenti, hanno interrotto l’hanno interrotta, provocando la sua
sospensione.

[GUARDA: I video dell’interruzione del Consiglio di Facolta’ di Scienze Politiche] [GUARDA: Le foto dell’iniziativa] [LEGGI: Il comunicato letto dagli studenti al Consiglio di Facolta’] [LEGGI: l’articolo di Repubblica] [LEGGI: l’articolo del Corriere della Sera] [LEGGI:la cacciata della Gelmini dal Conservatorio di Milano (10 febbraio)] [LEGGI: occupazione del rettorato della Statale di Milano (26 gennaio)]

GIoved¡ 12 febbraio gli studenti di Scienze Politiche hanno assediato il Consiglio di Facoltà, per denunciare l’approvazione della modifica dello statuto dell’ateneo, avvenuta in
senato accademico il 20 Gennaio 2009 scorso. La modifica, se sara’ votata nuovamente al prossimo Senato Accademico, e se sara’ approvato dal ministro Gelmini, permettera’ al barone Decleva di prolungare il
secondo mandato, e rimanere così Presidente della C.R.U.I. fino al 2011.
Oggi alle 14.40 gli studenti, dopo che non è stata accolta la proposta
di una seduta aperta e pubblica del Consiglio di Facoltà, hanno
interrotto la seduta, provocando la sua sospensione.
Durante l’incursione è stato letto un comunicato,
che scopriva le carte della proroga del mandato di Decleva, mettendo in
luce anche la presa di posizione favorevole da parte del Preside di
Facoltà, senza nessuna consultazione. Dopo la conversione in legge del
dl 180/2008, le contraddizioni su "meritocrazia" e "ricambio
generazionale", che questa manovra del Rettore mette in luce,
evidenziano come l’Università dei Baroni di fronte anche ai tagli
targati Gelmini, punti al mantenimento delle proprie posizioni di
potere, cercando di gestire trasformazioni e riforme dell’università.

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