NELLA MENTE DI UNO STUDENTE

 Nella mente di uno studente

Nuovo messaggio Da maxairo il Dom Nov 09, 2008 3:18 pm

DA http://movimentostatale.attivoforum.com 

Qualcuno mi chiede perchè lo faccio. Perchè passo le giornate tra cortei e assemblee, tra un dibattito con chi non condivide le mie idee e un’ora a volantinare sotto la pioggia, su di un marciapiede calpestato da gente che ha fretta. Io, forse ingenuamente, rispondo che ci credo. 
Sono davvero poche le cose in cui credo. Non credo in Dio, non credo in chi ci rappresenta al potere. Non credo al “sogno americano”, e anche per quanto riguarda il sogno rivoluzionario sono abbastanza disilluso. 
Però so che quando tantissime persone si uniscono in maniera spontanea e autonoma, con uno slancio di coscienza individuale, accomunate spesso soltanto dalla medesima speranza, dalla strabordante necessità di urlare a questa società che si, esistiamo anche noi, ecco è in un momento come questo che la parola cambiamento per una volta non si svuota del suo significato intrinseco. 
I giornali ci chiamano Onda. Devo ammettere che, per quanto possa apparire come la tipica definizione massmediatica, funziona. E io da un giorno all’altro mi ci sono ritrovato felicemente immerso, e come me tanti che si erano quasi rassegnati a tacere, a lasciare inespresse la propria rabbia e le proprie idee, chè tanto, dicono, non serve a nulla. 
Abbiamo dimostrato che possiamo fare tremare i palazzi del potere, quelli in cui fino a ieri tutti pensavano di poter fare qualunque cosa volessero, coltivando placidamente i propri interessi a danno della collettività, pensando che tanto la gente, la plebe, accetti passivamente lo scorrere degli eventi. Ma noi ci siamo stancati di fare finta di niente. I tagli all’università sono stati una scintilla, e l’incendio è partito, alimentato dalla frustrazione di chi, come me, è stato zitto e bravo per troppo tempo. E adesso vuole urlare che così non va, che lo status quo favorisce solo chi ci sta a capo. Vogliamo gridare che no, non siamo male informati, non siamo ignoranti! Non è grazie a studio aperto o a rete quattro che sappiamo come gira il mondo, non abbiamo bisogno di chi ci prepara le notizie cucinate a puntino, insaporite con una buona dose degli interessi di turno. Le informazioni ce le procuriamo da soli. Ed è questo che più di ogni altra cosa teme chi ci governa. Teme l’informazione vera, quella che svela gli altarini e i giochetti altrimenti ben nascosti dietro a un velo di omertà. Teme il sapere, che permette un giudizio critico sulla realtà che ci circonda. Teme la sete di giustizia che guida i nostri animi. 
Vogliono che commettiamo passi falsi. Che vanifichiamo la pericolosa forza della nostra mobilitazione tra divisioni e violenza. Non dobbiamo fare il loro gioco. 
Io, forse ingenuamente, ci credo. 

This entry was posted in Generale. Bookmark the permalink.